Fissità del pensiero nella scrittura tipicamente plutoniana di Sigmund Freud : intensa, nera, legata, compatta, marziana nell’energia, uraniana nell’originalità e nella tensione, saturnina nella scansione irrigidita,  dove i concetti fluiscono inarrestabili senza quasi concedersi respiro … in particolare il saggio che vediamo, più volte analizzato dai grafologi di tutte le scuole, presenta l’indice intricata a livelli massimi.

Conosciamo questo segno come uno dei più caratteristici della scrittura di Plutone: per la studiosa  J. Caradec esprime il  “pensiero che procede per immagini, confronti ed associazioni, indicativo di confusione e rimescolamenti da cui può germogliare una nuova teoria”.

Ed ecco la geniale teoria psicoanalitica e il sistema di interpretazione delle nevrosi, nati dall’instancabile esplorazione di un territorio difficilissimo ed insidioso, quello dell’inconscio.

Freud era un collerico, ostinato, pragmatico, capace di disciplina e di perseveranza, ma i suoi ricci soggettivi (v. Glossario), così insistenti e pronunciati, ne fanno un assolutista che, come risaputo, non accettava critiche: da perfetto carismatico plutoniano gestiva un potere incontestabile, e non esitava ad allontanare chi si scostava dalla sua visione intellettuale.

Sigmund Freud  1856-1939

Nel suo tema natale  notiamo uno stellium nel segno del Toro che, insieme al Sole, Mercurio e Urano, comprende anche Plutone.

L’Ascendente nel provocatorio e dissacrante Scorpione, dove Plutone regna, ha permesso a Freud di dedicarsi alla sua affascinante discesa nei meandri della psiche da vero pioniere, aprendo la strada ad argomenti che, fino a quel momento, erano considerati tabù anche nel mondo scientifico e accademico.

L’asse Toro-Scorpione, segni fissi entrambi fortemente legati al territorio istintuale e pulsionale, è ritenuto dagli astrologi di grande importanza per descrivere la personalità del “padre della Psicoanalisi” : oltre a sottolineare il suo interesse per il tema della sessualità, simboleggia la dinamica fra i due archetipi che Freud ha teorizzato e approfondito, Eros e Tanathos, l’istinto di Vita e l’istinto di Morte.

La Luna collocata in ottava casa (cosignificante dello Scorpione) aggiunge una ulteriore sfumatura plutoniana : l’importanza data all’interpretazione dei sogni, il portare alla luce ciò che è nascosto, confuso e protetto dalle ingannevoli ombre della dimensione onirica.

Un viaggio negli abissi che, per la vicinanza a Saturno (anch’esso nella casa governata da Plutone) e per la collocazione nell’aereo e curioso Gemelli, costringe l’astro notturno a una esperienza aliena: la decifrazione dell’invisibile all’insegna della cerebralità e della logica.

Un viaggio nelle zone più remote del famoso “iceberg”, un cammino intricato, doloroso, spesso solitario e talora angoscioso: l’indagatore delle profondità della psiche non si era sottratto a sperimentazioni estreme e piuttosto inquietanti nel corso delle sue ricerche. 

Egli stesso utilizzava la parola  “inferno” per descrivere l’intensità ed il turbamento delle sue scoperte sull’Inconscio: il dio Plutone, sacro e temibile, gli aveva spalancato le porte del suo regno.

Il testo è tratto dal capitolo 14 del libro “Grafologia Planetaria. I simboli dell’universo nella scrittura” di Marisa Paschero, pag. 239-241

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