LA TIPOLOGIA JUNGHIANA

 

La TIPOLOGIA JUNGHIANA in Grafologia:  corso monografico

 

 

 

In uno dei suoi testi più famosi, i “Tipi psicologici”, JUNG descrive due diverse modalità di investimento dell’energia vitale (o libido) di cui ciascuno è dotato, che danno luogo a due atteggiamenti sostanzialmente differenti nei confronti del mondo esterno.

L’atteggiamento estroverso, aperto e comunicativo, rivolto principalmente al contatto con l’ambiente.

L’atteggiamento introverso, chiuso ed autoprotettivo, interessato soprattutto al rapporto con l’universo interiore.

Entrambi gli atteggiamenti sono necessari all’equilibrio della personalità, e spesso riescono a convivere, anche se uno dei due è dominante.

Nel dialogare con se stesso il tipo introverso trova ciò che l’estroverso cerca nel rapporto con gli altri ; il primo si isola dalle interferenze esterne, il secondo si nutre di relazioni sociali : il loro modo di scrivere sarà necessariamente molto diverso.


 

L’analisi grafologica basata sulla teoria Junghiana dei tipi psicologici parte proprio dalla definizione di questi due atteggiamenti di fondo, delle loro sfaccettature , contraddizioni e compensazioni.


 

Il secondo passo consisterà nello scoprire la dialettica delle quattro funzioni psichiche, ossia di quelle quattro differenti modalità di adattamento al mondo che tutti noi possediamo :


 

la funzione pensiero, artefice del giudizio logico;

la funzione sentimento, che esprime il giudizio affettivo;

la funzione sensazione, legata alla percezione sensoriale;

la funzione intuizione, che permette la comprensione istintiva.


 

Le quattro funzioni, per quanto tutte presenti, raramente appaiono ben integrate all’interno della personalità : secondo Jung, infatti, ciascuno privilegia un tipo di orientamento nella realtà guidato dalla sua funzione dominante, o superiore , a scapito delle altre.

Attraverso l’osservazione della scrittura è possibile individuare quale funzione è privilegiata, quale lavora come mediatrice, quale viene rimossa diventando un fattore disturbante, quale ricopre il ruolo di funzione unificatrice.


 

Del dialogo tra queste quattro funzioni è bene non essere soltanto spettatori passivi : è possibile, conoscendone le dinamiche, migliorarne l’interazione, avvicinandoci ad una visione più serena di noi stessi e della nostra maniera di affrontare ed assimilare le esperienze che la vita ci offre.

E’ quello che ci proponiamo di raggiungere attraverso questo corso, della durata di quattro incontri.

 

 

Mandala disegnato da Jung