Lilith come angoscia distruttiva ed autodistruttiva nella scrittura sensoriale, discordante, febbrile, irregolare e fangosa, dalla zona media disuguale, ma dominante e ancora tonica, di Amedeo Modigliani pochi mesi prima della morte. Descritto come orgoglioso e caparbio, spesso insopportabilmente arrogante, ma… Continua a leggere →
“Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, questa morte che ci accompagna, dal mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso, o un vizio assurdo” Lilith come estrema solitudine interiore e “male di vivere” nella grafia piccolissima e… Continua a leggere →
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