Lilith come ferita narcisistica, ma anche come sex-appeal e fascino femminile nella scrittura di Marilyn Monroe.

Marilyn, come molti personaggi pubblici, aveva due scritture: una grafia privata e una grafia “di immagine”.

Nella prima la vulnerabilità affettiva dell’infanzia solitaria e del rifiuto materno si esprime soprattutto nella sofferenza  della zona media, che si destruttura e si rende quasi indecifrabile in un andamento destrorso, dipendente dallo sguardo dell’altro, incapace di affrancarsi attraverso una maturità consapevole.

Nel secondo saggio il tratto si irrigidisce in una sorta di ostentazione narcisista, si orna di richiami seduttivi e si esibisce con espedienti accattivanti: l’ammirazione del pubblico per colmare il grande vuoto originario.

“L’unica cosa che ricordo della mia infanzia –  aveva detto  –  è  che ero da sola.”

Anche nella firma “ufficiale” si presenta una duplicità di immagine e di identità che alterna morbidezza e  rigidità.

Marilyn Monroe  1926-1962

Il Tema Natale valorizza una splendida Venere di Fuoco al Medio Cielo, armonica all’Ascendente Leone e al Sole in Gemelli, segno d’Aria : la brillantezza del Leone si fonde armoniosamente con la socievolezza dei Gemelli.Anche la Luna Nera è nel segno del Leone, in prima casa, congiunta a Nettuno. La congiunzione della Luna a Nettuno, in positivo, regala empatia, disponibilità, altruismo. Ma è considerata  estremamente insidiosa: segnala il pericolo di essere sommersi dalle suggestioni dell’inconscio, sia personale che collettivo, e di esserne travolti. 

Sottolinea inoltre la minaccia reale che proviene dagli stupefacenti, dagli psicofarmaci, dalle sostanze tossiche… da tutte le più rischiose attribuzioni nettuniane.

Marilyn Monroe ha vissuto di Lilith la ferita più devastante, la prima, quella dell’abbandono materno, la famosa “ferita dei non amati” che ha condizionato tutta la sua vita, e a cui ha cercato di portare guarigione attraverso la carriera artistica : una ferita che il grandissimo successo di pubblico non è riuscito a curare.

Il testo è tratto da “GRAFOLOGIA PLANETARIA. I simboli dell’universo nella scrittura”, Edizioni Mediterranee, Roma, 2023.  (pag. 251-252)

Il capitolo 14 è dedicato alla scrittura di Plutone e di Lilith.